"SPIRALEDRO" di Edi Sanna
Un viaggio speciale in un luogo speciale: Delfi.
Qui trovo un’infinita quantità di frutti, di differenti specie, distribuita nel campo adiacente il sito archeologico.
La maggior parte di essi raffigurano la spirale.
In questo luogo, considerato uno dei centri del mondo scopro il simbolo della vita.
Nel mio approfondito studio della forma di questo frutto (che ho chiamato spiraledro) l’ho osservato, disegnato, modellato in diversi materiali scoprendone così la faccia meno visibile: fra le due facce a spirale del solido, vi è una terza faccia su cui si evidenziano delle linee parallele. Osservandole si nota che il chiaro-scuro è molto netto, la luce e l’ombra sono nettamente definite da una linea invisibile che n’è il limite.
Questo lavoro nasce dal desiderio di rappresentare la vita, in un momento in cui ero fortemente immersa in essa. Il desiderio di realizzare materialmente quel segno che la matita rilascia nel disegnare una spirale: quella linea invisibile che separa la luce dall’ombra, la vita dalla morte. |